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ANTIRICICLAGGIO

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Antiriciclaggio  

ANTIRICICLAGGIO:

PROPOSTA LPR -  ELEMENTI PRINCIPALI - DESTINATARI - FONTI NORMATIVE


PROPOSTA LPR Riduci
Obiettivi del sistema dei controlli interni aziendali
L’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio si esplica attraverso l’introduzione di presidi volti a garantire la piena conoscenza del cliente, la tracciabilità delle transazioni finanziarie e l’individuazione delle operazioni sospette.
I soggetti destinatari della normativa sono tenuti a predisporre adeguati presidi organizzativi, la cui articolazione va modulata alla luce delle specificità dell’attività svolta dai destinatari della disciplina e delle relative dimensioni organizzative e caratteristiche operative.
A supporto dei soggetti destinatari della normativa LPR mette a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze professionali in termini di:
·         Assunzione in outsourcing/cosourcing della Funzione Antiriciclaggio
·         Formazione
·         Stesura procedure aziendali
·         Stesura Manuale delle Procedure Antiriciclaggio (policy aziendale)
·         Assessment degli obblighi in materia di antiriciclaggio
·         Audit applicazione della normativa antiriciclaggio
·         Audit sull’alimentazione dell’Archivio Unico Informatico – AUI
·         Audit sull’istituzione e organizzazione della Funzione Antiriciclaggio
·         Profilatura degli indici di anomalia pertinenti per il soggetto destinatario
·         Verifica sull’osservanza della normativa per conto dell’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001
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ELEMENTI PRINCIPALI Riduci
Costituiscono riciclaggio:
a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni;
b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione.
 
Elemento peculiare del reato di riciclaggio è l’attività intenzionale di conversione del bene proveniente da reato a i fini di dissimularne l’illecita provenienza (ai sensi artt. 648, 648 bis, e 648 ter del Codice Penale).
Ai fini della prevenzione volto al presidio del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, sono previsti i seguenti obblighi in capo ai soggetti destinatari:
·         identificazione e adeguata verifica della clientela secondo un approccio basato sul rischio (customer due diligence);
·         registrazione dei rapporti e delle operazioni e conservazione dei relativi documenti di supporto (es. istituzione Archivio Unico Informatico – AUI);
·         segnalazione delle operazioni sospette;
·         astensione dalle operazioni per le quali i destinatari sospettano che vi sia una relazione con il riciclaggio o con il finanziamento del terrorismo;
·         formazione del personale;
·         limiti all’uso del contante e titoli al portatore.
Il mancato rispetto della normativa prevede l’applicazione di sanzioni amministrative e penali.
Ai fini del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n° 231 il riciclaggio, la ricettazione, e il finanziamento del terrorismo sono considerati reati presupposto della responsabilità ex D. Lgs. 231/2001.
Per i soggetti destinatari della normativa di vigilanza Banca d’Italia e IVASS è richiesta l’istituzione della Funzione Antiriciclaggio.

SOGGETTI DESTINATARI Riduci
 
·         Banche;
·         Istituti di moneta elettronica;
·         Istituti di pagamento;
·         Società di intermediazione mobiliare (SIM);
·         Società di gestione del risparmio (SGR);
·         Società di investimento a capitale variabile (SICAV);
·         Succursali insediate in Italia dei soggetti indicati alle lettere precedenti aventi sede legale in uno Stato estero;
·         Intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 106 del TUB;
·         Società fiduciarie di cui all’art. 199 del TUF;
·         Poste italiane S.p.A.;
·         Cassa depositi e prestiti S.p.A
·         Agenti di cambio;
·         Soggetti disciplinati dagli articoli 111 e 112 del TUB;
·         Mediatori creditizi iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 128-sexies del TUB;
·         Agenti in attività finanziaria iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 128- quater, comma 2, del TUB e gli agenti indicati nell’articolo 128- quater, comma 7, del medesimo TUB;
·         Imprese di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo vita;
·         Intermediari assicurativi;
·         Revisori contabili e revisori legali;
·         Professionisti (in via non esaustiva commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, CAF, patronati, etc.);
·         Attività, il cui esercizio resta subordinato al possesso di licenze, da autorizzazioni, iscrizioni in albi o registri, ovvero alla preventiva dichiarazione di inizio di attività specificamente richieste dalle norme (es. commercio e fabbricazione di oggetti preziosi, oggetti antichi, case d’aste, gallerie d’arte, gestori di case da gioco, agenzie di affari e mediazione, agenzie di recupero crediti etc.).
 

FONTI NORMATIVE Riduci
Legge n°197 del 5 luglio 1991 e s.m.i.
Decreto Legislativo n°231 del 21 novembre 2007 e s.m.i.
Banca d’Italia: Provvedimento recante gli indicatori di anomalia per gli intermediari del 24 agosto 2010
Banca d’Italia: Provvedimento recante disposizioni attuative per la tenuta dell’archivio unico informatico e per le modalità semplificate di registrazione di cui all’articolo 37, commi 7 e 8, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 del 31 dicembre 2009
Banca d’Italia: Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attivita’ finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 7 comma 2 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 del 10 marzo 2011
ISVAP: Regolamento n°41 concernente disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo delle imprese di assicurazione e degli intermediari assicurativi a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 del 16 maggio 2012
Disposizioni operative emesse dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia
Guardia di Finanza: Circolare n° 83607 / 2012 del 19 marzo 2012

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