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INTERNAL AUDIT:

PROPOSTA LPR -  SOCIETA' QUOTATE - SOCIETA' VIGILATE CONSOB/BANCA D'ITALIA - COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE - DESTINATARI - FONTI NORMATIVE


PROPOSTA LPR Riduci
LPR a supporto dei soggetti destinatari della normativa mette a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze professionali in termini di:
·         Assunzione in outsourcing/cosourcing della Funzione di Revisione Interna (Internal Audit);
·         Supporto e affiancamento alla Funzione di Internal Audit aziendale;
·         Supporto all’Organo Amministrativo per la definizione di principi e regole del sistema di corporate governance aziendale;
·         Supporto all’Organo Amministrativo per l’organizzazione del Sistema dei Controlli Interni;
·         Stesura di procedure e policy;
·         Stesura Manuale Organizzativo aziendale;
·         Gap analysis rispetto ai requisiti normativi e regolamentari;
·         Realizzazione di specifiche attività di verifica per la Funzione di Internal Audit aziendale;
·         Controllo su reti (agenti, promotori finanziari);
·         Stesura Piano di Audit;
·         Attività di testing su procedure e processi aziendali;
·         Formazione.
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SOCIETA' QUOTATE Riduci
Fonte: Codice di Autodisciplina di Borsa
Sulla base del Codice di Autodisciplina di Borsa (la cui adesione è volontaria) ogni emittente fornisce nella relazione sul governo societario informazioni accurate e di agevole comprensione sui comportamenti attraverso i quali le singole raccomandazioni contenute nei principi e nei criteri applicativi del Codice stesso sono state concretamente applicate.
Il Consiglio di Amministrazione dell’emittente ha la responsabilità primaria di determinare e perseguire gli obiettivi strategici e del gruppo cui fa capo.
La composizione del CdA deve tener conto dell’attività svolta dall’emittente, delle diverse componenti (esecutiva, non esecutiva, indipendente) e delle competenze professionali e manageriali, anche di carattere internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e consultive (in via non esaustiva Comitato per le Nomine, Comitato per le Remunerazioni, Comitato per il Controllo Interno e la Gestione dei Rischi, Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, etc.).
Ogni emittente si dota di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall’emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il CdA definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e ne valuta, con cadenza almeno annuale, l’efficacia e l’adeguatezza rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto.
Il CdA istituisce la Funzione di Internal Audit, ne nomina il Responsabile e approva, con cadenza almeno annuale, il Piano di Audit.
La Funzione di Internal Audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, può essere affidata a un soggetto esterno all’emittente, purché dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
Il Responsabile della Funzione di Internal Audit verifica l’operatività e l’idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

SOCIETA' VIGILATE CONSOB-BANCA D'ITALIA Riduci
Gli intermediari si dotano di un sistema organizzativo unitario al fine di assicurare la sana e prudente gestione, il contenimento del rischio e la stabilità patrimoniale nonché la correttezza e la trasparenza dei comportamenti nella prestazione dei servizi.
A tal fine, gli intermediari  adottano, applicano e mantengono:
·         un efficace sistema di gestione del rischio dell’impresa;
·         policy e procedure idonee alle dimensioni e alle caratteristiche aziendali;
·         idonei meccanismi di controllo interno di secondo e terzo livello;
·         procedure e sistemi idonei a tutelare la sicurezza, l’integrità e la riservatezza delle informazioni;
·         idonei sistemi di rilevazione contabile;
·         specifiche policy secondo la normativa MiFID riferite ai servizi di investimento autorizzati (ex. execution & transmission policy)
·         idonei sistemi di rilevazione di eventuali conflitti di interesse e operazioni personali, cui associare opportune misure mitigative;
·         idonee procedure per offrire agli investitori prodotti e servizi adeguati in riguardo delle caratteristiche della clientela.
Gli intermediari istituiscono e mantengono funzioni permanenti, efficaci e indipendenti di controllo di conformità alle norme e, se in linea con il principio di proporzionalità, di gestione del rischio dell’impresa e di revisione interna.
Tali funzioni di controllo possono essere affidate a soggetti esterno all’intermediario, purché in possesso di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
 
Anche nell’ambito di intermediari iscritti finanziari che operano nell’ambito degli art. 106 e 107 del TUB sono previsti un disegno e l’implementazione di un adeguato sistema di controllo interno, che richiede, tra le altre cose, la predisposizione delle funzioni di revisione interna, di conformità e di controllo rischi, nonché la necessità di definire apposite regole di governance, policy interne e un impianto documentale aggiornato.
 
Nello specifico la Funzione di Revisione Interna (Internal Audit):
·         adotta, applica e mantiene un piano di audit per l’esame e la valutazione dell’adeguatezza e dell’efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e dei meccanismi di controllo dell’intermediario;
·         formula raccomandazioni basate sui risultati dei lavori realizzati;
·         presenta agli organi aziendali, almeno una volta all’anno, relazioni sulle questioni relative alla revisione interna.

COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE Riduci
Le imprese di assicurazione si dotano di un’idonea organizzazione amministrativa e contabile e di un adeguato sistema dei controlli interni, proporzionati alle dimensioni e alla caratteristiche operative dell’impresa e alla natura e alla intensità dei rischi aziendali.
L’organo amministrativo ha la responsabilità ultima del sistema dei controlli interni del quale deve assicurare la costante completezza, funzionalità ed efficacia, anche con riferimento alle attività esternalizzate.
L’organo amministrativo promuove un alto livello di integrità e una cultura del controllo interno, istituisce e nomina:
·         la Funzione di Revisione Interna (Internal Audit);
·         la Funzione di Gestione del Rischio (Risk Management);
·         la Funzione di Controllo di Conformità (Compliance).
 
Tali funzioni di controllo possono essere affidate a soggetti esterno alla compagnia, purché in possesso di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
 
La Funzione di Revisione Interna è incaricata di monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema di controllo interno e le necessità di adeguamento, anche attraverso attività di supporto e di consulenza alle altre funzioni aziendali.
La Funzione di Revisione Interna, il cui Responsabile è nominato dall’Organo Amministrativo, è dotata di indipendenza e l’autonomia, e le viene garantita libertà di accesso a tutte le informazioni utili per la verifica dell’adeguatezza dei controlli svolti.
La Funzione, sulla base del Piano di Audit approvato dall’Organo Amministrativo, verifica:
·         i processi gestionali e le procedure organizzative;
·         la regolarità e la funzionalità dei flussi informativi tra settori aziendali;
·         l’adeguatezza dei sistemi informativi e la loro affidabilità affinché non sia inficiata la qualità delle informazioni sulle quali il vertice aziendale basa le proprie decisioni;
·         la rispondenza dei processi amministrativo contabili a criteri di correttezza e di regolare tenuta della contabilità;
·         l’efficienza dei controlli svolti sulle attività esternalizzate.

DESTINATARI Riduci
Ambito di regolamentazione congiunta Consob – Banca d’Italia: le SIM; le imprese di investimento extracomunitarie; le SGR; la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta, autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001; gli intermediari finanziari iscritti nell’albo previsto dall’art. 106 del TUB, limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; le banche italiane, limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; le banche extracomunitarie limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; gli agenti di cambio iscritti nel ruolo di cui all'articolo 201, comma 7, del TUF.
 
Ambito di regolamentazione ISVAP: imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia, alle sedi secondarie in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato terzo; sedi secondarie in Italia di imprese di riassicurazione con sede legale in uno Stato terzo; capogruppo; intermediari assicurativi.
 
Società quotate: sono tenute all’adesione ad un codice di autodisciplina.

FONTI NORMATIVE Riduci
Decreto Legislativo n° 58 del 24 febbraio 1998 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF)
Decreto legislativo n° 209 del 7 settembre 2005 e s.m.i. (Codice delle assicurazioni private – CAP)
Decreto legislativo n° 385 del 1 settembre 1993 e s.m.i. (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia –TUB)
Banca d’Italia e Consob: Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio del 27.10.2007 e s.m.i.
ISVAP: Regolamento n°20 del 26 marzo 2008 recante disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione, ai sensi degli articoli 87 e 191, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - codice delle assicurazioni private e s.m.i.
Borsa: Codice di autodisciplina
Decreto Legislativo n° 141 del 13 agosto 2010 e s.m.i.

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