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COMPLIANCE:

PROPOSTA LPR -  SOCIETA' QUOTATE - SOCIETA' VIGILATE CONSOB/BANCA D'ITALIA - COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE - DESTINATARI - FONTI NORMATIVE


PROPOSTA LPR Minimize
LPR a supporto dei soggetti destinatari della normativa mette a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze professionali in termini di:
·         Assunzione in outsourcing/cosourcing della Funzione di Controllo di Conformità (Compliance);
·         Supporto e affiancamento alla Funzione di Compliance aziendale;
·         Supporto all’Organo Amministrativo per la definizione di principi e regole del sistema di corporate governance aziendale;
·         Supporto all’Organo Amministrativo per l’organizzazione del Sistema dei Controlli Interni;
·         Stesura di procedure e policy;
·         Stesura Manuale Organizzativo aziendale;
·         Gap analysis rispetto ai requisiti normativi e regolamentari;
·         Realizzazione di specifiche attività di verifica per la Funzione di Compliance aziendale;
·         Controllo su reti (agenti, promotori finanziari);
·         Stesura Piano di Compliance;
·         Attività di testing su procedure e processi aziendali;
·         Audit applicazione normativa privacy;
·         Audit applicazione normativa sulla sicurezza (Decreto 81/2008);
·         Formazione.
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SOCIETA' QUOTATE Minimize
Fonte: Codice di Autodisciplina di Borsa
Sulla base del Codice di Autodisciplina di Borsa (la cui adesione è volontaria) ogni emittente fornisce nella relazione sul governo societario informazioni accurate e di agevole comprensione sui comportamenti attraverso i quali le singole raccomandazioni contenute nei principi e nei criteri applicativi del Codice stesso sono state concretamente applicate.
Il Consiglio di Amministrazione dell’emittente ha la responsabilità primaria di determinare e perseguire gli obiettivi strategici e del gruppo cui fa capo.
La composizione del CdA deve tener conto dell’attività svolta dall’emittente, delle diverse componenti (esecutiva, non esecutiva, indipendente) e delle competenze professionali e manageriali, anche di carattere internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e consultive (in via non esaustiva Comitato per le Nomine, Comitato per le Remunerazioni, Comitato per il Controllo Interno e la Gestione dei Rischi, Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, etc.).
Ogni emittente si dota di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall’emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il CdA definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e ne valuta, con cadenza almeno annuale, l’efficacia e l’adeguatezza rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto.
Il CdA istituisce la Funzione di Internal Audit, ne nomina il Responsabile e approva, con cadenza almeno annuale, il Piano di Audit.
La Funzione di Internal Audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, può essere affidata a un soggetto esterno all’emittente, purché dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
Il Responsabile della Funzione di Internal Audit verifica l’operatività e l’idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ivi inclusi i rischi di non conformità alle norme.

SOCIETA' VIGILATE CONSOB-BANCA D'ITALIA Minimize
Gli intermediari si dotano di un sistema organizzativo unitario al fine di assicurare la sana e prudente gestione, il contenimento del rischio e la stabilità patrimoniale nonché la correttezza e la trasparenza dei comportamenti nella prestazione dei servizi.
A tal fine, gli intermediari  adottano, applicano e mantengono:
·         un efficace sistema di gestione del rischio dell’impresa;
·         policy e procedure idonee alle dimensioni e alle caratteristiche aziendali;
·         idonei meccanismi di controllo interno di secondo e terzo livello;
·         procedure e sistemi idonei a tutelare la sicurezza, l’integrità e la riservatezza delle informazioni;
·         idonei sistemi di rilevazione contabile;
·         specifiche policy secondo la normativa MiFID riferite ai servizi di investimento autorizzati (ex. execution & transmission policy)
·         idonei sistemi di rilevazione di eventuali conflitti di interesse e operazioni personali, cui associare opportune misure mitigative;
·         idonee procedure per offrire agli investitori prodotti e servizi adeguati in riguardo delle caratteristiche della clientela.
Gli intermediari istituiscono e mantengono funzioni permanenti, efficaci e indipendenti di controllo di conformità alle norme e, se in linea con il principio di proporzionalità, di gestione del rischio dell’impresa e di revisione interna.
Tali funzioni di controllo possono essere affidate a soggetti esterno all’intermediario, purché in possesso di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
 
Anche nell’ambito di intermediari iscritti finanziari che operano nell’ambito degli art. 106 e 107 del TUB sono previsti un disegno e l’implementazione di un adeguato sistema di controllo interno, che richiede, tra le altre cose, la predisposizione delle funzioni di revisione interna, di conformità e di controllo rischi, nonché la necessità di definire apposite regole di governance, policy interne e un impianto documentale aggiornato.
 
Gli intermediari attribuiscono alla Funzione di Controllo di Conformità (Compliance) il controllo e la valutazione dell’adeguatezza e l’efficacia delle procedure adottate e delle misure richieste per rimediare a eventuali carenze nell’adempimento degli obblighi da parte dell’intermediario.
Ulteriormente la Funzione fornisce consulenza e assistenza alla Direzione Aziendale ed ai responsabili delle funzioni operative.
 
La Funzione di Controllo di Conformità presenta agli organi aziendali, con periodicità almeno annuale, le relazioni sull’attività svolta, e una pianificazione di verifiche per l’esercizio successivo. Le relazioni riportano la situazione complessiva dei reclami ricevuti, e raccorda le risultanze delle proprie verifiche circa la conformità delle procedure aziendali, le eventuali posizioni in conflitto di interessi, le operazioni personali, e la realizzazione e scostamenti dal piano strategico dell’intermediario.

COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE Minimize
Le imprese di assicurazione si dotano di un’idonea organizzazione amministrativa e contabile e di un adeguato sistema dei controlli interni, proporzionati alle dimensioni e alla caratteristiche operative dell’impresa e alla natura e alla intensità dei rischi aziendali.
L’organo amministrativo ha la responsabilità ultima del sistema dei controlli interni del quale deve assicurare la costante completezza, funzionalità ed efficacia, anche con riferimento alle attività esternalizzate.
L’organo amministrativo promuove un alto livello di integrità e una cultura del controllo interno, istituisce e nomina:
·         la Funzione di Revisione Interna (Internal Audit);
·         la Funzione di Gestione del Rischio (Risk Management);
·         la Funzione di Controllo di Conformità (Compliance).
 
Tali funzioni di controllo possono essere affidate a soggetti esterno alla compagnia, purché in possesso di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.
 
La Funzione di Compliance è incaricata di valutare che l’organizzazione e le procedure interne siano adeguate al raggiungimento degli obiettivi.
La Funzione di Compliance, il cui Responsabile è nominato dall’Organo Amministrativo, è dotata di indipendenza e l’autonomia, e le viene garantita libertà di accesso a tutte le informazioni utili per la verifica dell’adeguatezza dei controlli svolti:
·         identifica in via continuativa le norme applicabili all’impresa e valuta il loro impatto sui processi e le procedure aziendali;
·         valuta l’adeguatezza e l’efficacia delle misure organizzative adottate per la prevenzione del rischio di non conformità alle norme e propone le modifiche organizzative e procedurali finalizzate ad assicurare un adeguato presidio del rischio;
·         valuta l’efficacia degli adeguamenti organizzativi conseguenti alle modifiche suggerite;
·         predispone adeguati flussi informativi diretti agli organi sociali dell’impresa e alle altre strutture coinvolte.

DESTINATARI Minimize
Ambito di regolamentazione congiunta Consob – Banca d’Italia: le SIM; le imprese di investimento extracomunitarie; le SGR; la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta, autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001; gli intermediari finanziari iscritti nell’albo previsto dall’art. 106 del TUB, limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; le banche italiane, limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; le banche extracomunitarie limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento; gli agenti di cambio iscritti nel ruolo di cui all'articolo 201, comma 7, del TUF.
 
Ambito di regolamentazione ISVAP: imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia, alle sedi secondarie in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato terzo; sedi secondarie in Italia di imprese di riassicurazione con sede legale in uno Stato terzo; capogruppo; intermediari assicurativi.
 
Società quotate: sono tenute all’adesione ad un codice di autodisciplina.

FONTI NORMATIVE Minimize
Decreto Legislativo n° 58 del 24 febbraio 1998 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF)
Decreto legislativo n° 209 del 7 settembre 2005 e s.m.i. (Codice delle assicurazioni private – CAP)
Decreto legislativo n° 385 del 1 settembre 1993 e s.m.i. (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia –TUB)
Banca d’Italia e Consob: Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio del 27.10.2007 e s.m.i.
ISVAP: Regolamento n°20 del 26 marzo 2008 recante disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione, ai sensi degli articoli 87 e 191, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - codice delle assicurazioni private e s.m.i.
Borsa: Codice di autodisciplina
Decreto Legislativo n° 141 del 13 agosto 2010 e s.m.i.

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